C’è aria di cambiamento in casa Microsoft, è stato annunciato l’addio al supporto di un’altra storica app di Windows. Ecco il motivo.
Microsoft sta vivendo uno dei suoi momenti più importanti del passato recente. In particolare per ciò che riguarda Windows, il sistema operativo per computer maggiormente utilizzato al mondo. Stanno infatti emergendo una lunga serie di notizie ed ipotesi in merito ai possibili risvolti futuri di questa realtà. Tra chi già vocifera di uno sviluppo di Windows 12 e chi si aspetta un altro major update per Windows 11.
Intanto però, sembra che – per allinearsi al cambiamento – nei piani alti di Microsoft stiano valutando la possibilità di dire addio a determinate app e programmi per far spazio a nuove realtà. Che si appoggeranno quasi sicuramente sull’intelligenza artificiale. Tra le altre cose, è stato annunciato l’addio al supporto di una delle app storiche di Windows, ecco di quale si tratta e i motivi dietro la scelta. Gli utenti sono già nel panico.
Addio a quest’app storica su Windows: l’annuncio di Microsoft
Con un recente annuncio, Microsoft ha comunicato che presto verrà interrotto il supporto a quest’app storica che da anni fa parte di Windows. Una scelta dettata dalla volontà di rinnovarsi ma che inevitabilmente non andrà ad incontrare l’approvazione da parte dei consumatori. Almeno non nei primi tempi. Considerando per quanto tempo il programma ha fatto parte delle abitudini degli utenti che si sono serviti del software dell’azienda americana.
Stiamo parlando del supporto per Publisher, a partire dal 13 ottobre 2026. Una decisione che è stata resa pubblica da StephenCWLL su X, il quale ha ricevuto una notifica ufficiale da parte di Microsoft. Publisher è un’app che fa parte di Microsoft Office e che si trova sin dalla sua nascita. Ma che col tempo, complici le evoluzioni delle esigenze degli utenti, ha portato ad un graduale abbandono.
Ed è per questo motivo che presto il supporto verrà interrotto. Ma non c’è nulla da temere, perché l’azienda americana ha promesso che tutti i componenti verranno recuperati e poi distribuiti nelle altre applicazioni del pacchetto Office che vengono utilizzate maggiormente. Come per esempio Word e Powerpoint. Una decisione strategica, frutto della volontà da parte di Microsoft di volersi rinnovare e di “fare pulizia” di tutti quei software il cui numero di utenti che li utilizza è sempre più esiguo.