La dipendenza da videogiochi è caratterizzata da un uso eccessivo e compulsivo dei videogiochi. A rischio soprattutto i più giovani.
Negli ultimi anni, la dipendenza dai videogiochi è emersa come una delle sfide più significative per la salute mentale e il benessere delle persone, in particolare dei giovani. Questo fenomeno, alimentato dalla crescente accessibilità ai dispositivi digitali e alla tecnologia, ha attirato l’attenzione degli esperti di salute mentale, dei genitori e della società nel suo complesso.
La dipendenza dai videogiochi è caratterizzata da un uso eccessivo e compulsivo dei videogiochi, che interferisce con la vita quotidiana, le relazioni personali, lo studio e/o il lavoro. Questo comportamento può manifestarsi attraverso sintomi quali la perdita del controllo sull’uso dei videogiochi, la negazione del problema, la diminuzione dell’interesse per altre attività e la compromissione della salute fisica e mentale.
Uno dei fattori che contribuiscono alla dipendenza dai videogiochi è la natura stessa dei giochi moderni. Molte delle esperienze di gioco sono progettate per essere coinvolgenti e gratificanti, utilizzando meccanismi di ricompensa che stimolano la produzione di dopamina nel cervello, il che può portare a una ricerca costante di questa gratificazione attraverso il gioco.
Inoltre, l’accessibilità dei videogiochi attraverso una varietà di dispositivi, come console, computer e dispositivi mobili, ha reso più difficile per le persone limitare il loro utilizzo e stabilire confini sani tra il tempo trascorso a giocare e gli altri aspetti della vita.
Dipendenza da videogiochi: a rischio gli adolescenti
La dipendenza dai videogiochi può avere gravi conseguenze sulla salute mentale e fisica degli individui. Tra i rischi associati vi sono l’isolamento sociale, l’ansia, la depressione, la mancanza di sonno, i problemi di salute fisica e la riduzione delle prestazioni accademiche o lavorative. Inoltre, l’eccessivo utilizzo dei videogiochi può portare a problemi finanziari, specialmente quando si spendono ingenti somme di denaro per acquistare giochi, contenuti aggiuntivi o hardware più potente.
Questa problematica ha attirato l’attenzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che nel 2019 ha riconosciuto ufficialmente il Gaming Disorder (GD) come disturbo comportamentale nell’International Statistical Classification of Diseases (ICD-11). Per affrontare questo problema in modo efficace, è necessaria una combinazione di interventi a livello individuale, familiare e sociale. È importante educare le persone sui rischi legati all’uso eccessivo dei videogiochi e promuovere uno stile di vita equilibrato che includa attività fisica, interazioni sociali e interessi diversificati.
In particolare, il 12% degli studenti tra gli 11 e i 17 anni potrebbe essere esposto a questo rischio. Le famiglie possono svolgere un ruolo cruciale nel monitorare e limitare il tempo trascorso giocando, stabilendo regole chiare e promuovendo attività alternative. Le scuole e le comunità possono offrire programmi di sensibilizzazione e supporto per coloro che lut tano con la dipendenza dai videogiochi, fornendo risorse e assistenza professionale.
In conclusione, la dipendenza dai videogiochi rappresenta una sfida complessa e crescente nella società moderna. Affrontare questo problema richiede un impegno collettivo per promuovere un uso responsabile della tecnologia e per sostenere il benessere mentale e fisico delle persone, specialmente dei giovani, che sono particolarmente vulnerabili agli effetti negativi dell’abuso dei videogiochi.