Pensavate che il metroidvania concepito da Ubisoft potesse essere il massimo del cambiamento per Prince of Persia? Vi sbagliavate.
A quanto pare Ubisoft non ha ancora finito di lavorare dentro l’universo di Prince of Persia. Di recente abbiamo avuto l’esperienza metroidvania con The Lost Crown che ci ha ricordato anche un po’ il malefico gioco nero su sfondo verde uscito per Game Boy nel modo in cui ogni passo e ogni salto vanno calcolati al millimetro.
Adesso arriva un altro annuncio di un altro prodotto di un altro genere ma con di nuovo al centro il cugino del protagonista di Assassin’s Creed. Stavolta il publisher francese si è affidato ai ragazzi di Evil Empire, studio tripla I, che hanno deciso di portare tutta l’esperienza accumulata con Dead Cells.
La data di uscita è stata fissata a quest’anno e il genere attribuito è action roguelike, come Dead Cells. Solo che il protagonista ha una lunga fascia rossa in vita, due pugnali e il pizzetto. E soprattutto corre sui muri.
Il nuovo Rogue: Prince of Persia dai ragazzi di Dead Cells
Quante volte puoi riscrivere la storia di Prince of Persia? A quanto pare pressoché all’infinito. Con Rogue: Prince of Persia, Stavolta Evil Empire ci porta in una versione piuttosto fittizia di Ctesifonte, città dell’antica Mesopotamia e capitale dell’Impero Persiano fondata sulla riva del fiume Tigri. Ovviamente la versione immaginata da Evil Empire è una versione ricca di pericoli su più livelli in cui le acrobazie sono da inanellare una dopo l’altra per superare i livelli mai uguali a loro stessi. Il gioco è infatti costruito in maniera procedurale ed è condito dalla colonna sonora composta e prodotta da Asadi, artista persiano americano della scena elettronica.
Il retroscena riguardo il motivo per cui ora siamo tutti in attesa di questo roguelike ambientato nell’universo di Prince of Persia è poi decisamente interessante. Sono stati infatti i ragazzi del team di sviluppo a presentarsi ad Ubisoft con la loro idea e la loro visione. Il publisher ha accettato di tentare e la via scelta è stata quella della versione Early Access, in maniera tale che siano i giocatori a decidere in ultima istanza cosa funziona e cosa no. Questo significa anche che, con il passare del tempo e a mano a mano che prenderemo dimestichezza con questa idea, potranno arrivare “nuovi archi narrativi, livelli, nemici, boss, armi e altro ancora grazie ad aggiornamenti costanti.”
Per tanto tempo abbiamo aspettato di poter tornare a giocare con Prince of Persia e la gestazione del remake de Le Sabbie Del Tempo ci aveva fatto temere il peggio. Del remake si sa che è stato tolto tempo fa agli sviluppatori delle sussidiarie indiane, a seguito della polemica esplosa su internet, ed è affidato al team di Montreal anche se non si sa ancora l’uscita. Ma nel frattempo ci siamo potuti divertire con The Lost Crown e ora attendiamo di vedere il roguelike procedurale.