Alert Apple, scovato GoldDigger il primo virus che può infettare gli iPhone. Il Trojan Android è stato adattato per colpire pure gli iPad.
Uno dei motivi per cui molti utenti hanno sempre preferito i dispositivi Apple a quelli Android, al di là di un’eleganza nel design fuori dal comune, è sempre stata la sicurezza propria di un sistema chiuso. Per anni blindato. Il sistema chiuso di Apple è stato sempre un segno distintivo da parte del colosso di Cupertino.
Certo, come tutte le cose non esiste la “regola la quale mai falla” (direbbe Machiavelli) ma è indubbio che tutto l’insieme di software e di hardware, nati per essere compatibili al 100% tra di loro costituendo un ecosistema, ha sempre portato vantaggi evidenti a Apple, e non solo dal punto di vista economico. Un sistema chiuso gira meglio di uno aperto, anche a parità di specifiche, su questo si è tutti d’accordo.
Un sistema chiuso è certamente più sicuro di un sistema aperto: il rigido controllo del software e dell’hardware nei dispositivi Apple è un signor ostacolo allo sfruttamento di exploit da parte degli hacker. Almeno fino ad esso è stato così. Ma ora tutto può cambiare con la comparsa di GoldDigger, il primo vero virus che mette in crisi gli iPhone.
GoldDigger dispone di una nuova versione, chiamata GoldPickaxe: su quali iPhone sta colpendo
Secondo un report di Group-IB, GoldDigger, che nasce come trojan Android, sarebbe stato efficacemente adattato per colpire gli utenti di Apple, possessori non solo di iPhone ma anche di iPad. Una minaccia significativa da tener d’occhio in quanto è in grado di raccogliere dati di riconoscimento facciale, documenti d’identità e persino SMS. Scoperto per la prima volta lo scorso ottobre, GoldDigger ora dispone di una nuova versione chiamata GoldPickaxe, realizzata su misura sempre per dispositivi Android, ma funzionanti anche su iOS.
Ad aggravare il problema, fanno notare dalla società di sicurezza informatica, sono questi dati biometrici che vengono utilizzati per creare deepfake basati sull’intelligenza artificiale, consentendo agli aggressori di impersonare le vittime e accedere ai loro conti bancari. Insomma, come su Android così su Apple? La dottrina è divisa.
Che GoldDigger possa entrare nel sistema chiuso di Apple, potrebbe accadere. Ma rappresenterebbe l’eccezione, non la regola visto che iOS ha tutti i sistemi di sicurezza per evitare che vengano installati virus e malware tramite app ufficiali, per cui è praticamente impossibile. Ora un po’ meno. Attualmente, comunque, il trojan si sta concentrando sulle vittime in Vietnam e Tailandia. Non ci sono state segnalazioni per l’Europa né tanto meno per l’Italia.