Quanto sarà potente Nintendo Switch 2? Calcolatrice alla mano forse non tanto quanto i fan vorrebbero stavolta.
Sappiamo che la prossima console Nintendo non arriverà prima della primavera del prossimo anno ma c’è già chi sembra aver ricevuto notizie in anteprima riguardo la sua potenza.
Sul social che una volta chiamavamo Twitter c’è chi sembra avere sotto mano le specifiche di Nintendo Switch 2 a partire da chi è stato scelto proprio per produrre il suo chip interno.
La speranza di una revisione totale e di una console all’altezza di Sony e Microsoft sembra però infrangersi contro una realtà invece piuttosto blanda. Prima di passare a vedere però quali sono questi dettagli apparsi online c’è da chiarire che si tratta ancora di rumor e che tutto potrebbe essere smentito.
Quanto può essere potente Nintendo Switch 2?
La discussione si è aperta sul social che una volta chiamavamo Twitter quando l’account Moore’s Law Is Dead ha pubblicato un post rimandando a un video su YouTube in cui avrebbe diffuso dettagli succosi riguardo la prossima console Nintendo, animata a quanto pare da un chip Nvidia. A rispondergli un altro esperto dietro le quinte, Kepler, che però ha risposto un po’ a brutto muso smontando le teorie proposte. In particolare la discussione si è animata intorno alle capacità e alla potenza esprimibile dal chip T239 che, questo è il ragionamento di Kepler, non sarebbe in grado di arrivare a livello di Xbox Serie S.
la console più piccola e un po’ più scalcinata di Microsoft è stata presa come paragone proprio perché è al momento l’hardware meno potente tra le console fisse. Secondo le analisi di Kepler anche per quello che riguarda il Ray Tracing la console Nintendo finirebbe col posizionarsi sotto le capacità di Serie S. Per ora non c’è ovviamente modo di sapere se ha ragione Moore’s Law Is Dead a dire che la console può farcela o se invece ha ragione Kepler con le sue analisi hardware. Quello che sappiamo per certo è infatti che Nintendo ha deciso volontariamente di spostare il lancio globale alla primavera dell’anno prossimo. Il ragionamento più accreditato dietro questa decisione è che la società vuole avere le spalle coperte in termini di pezzi.
Ci si aspetta che la console abbia quindi un enorme successo ma il colosso giapponese non vuole trovarsi nella stessa situazione in cui si sono trovati in passato Sony e Microsoft con le loro console di ultima generazione che hanno faticato a raggiungere i giocatori e le giocatrici. Un pericolo che però potrebbe essere in parte non presente dato che non siamo più in pandemia e che quindi non dovrebbero esserci problemi di approvvigionamento delle componenti interne. Trattandosi però di Nintendo è chiaro che avere un lancio che vada liscio come l’olio non è solo una questione di marketing: è una questione di orgoglio.