Crash Bandicoot protagonista di un nuovo e doloroso fallimento: dopo un anno il progetto chiude definitivamente.
È stata una delle icone più famose e amate dei videogiochi anni ’90, ma al giorno d’oggi la sua fama sembra ormai essere stata completamente distrutta: Crash Bandicoot è stato ancora una volta protagonista di un progetto fallimentare e la sua immagine, un tempo considerata molto importante, adesso sembra quasi compromessa e non è certo se il brand riuscirà a risollevarsi ancora una volta dopo questa nuova e brusca battuta d’arresto dopo appena un anno.
La serie di Crash Bandicoot è stata ideata da Naughty Dog nel 1996, all’epoca poco più di una software house indipendente capitanata da Andy Gavin e Jason Rubin: il marsupiale arancione divenne ben presto un’icona dei videogiochi e il simbolo di PlayStation che proprio in quegli anni aveva lanciato la sua prima console da casa per sfidare Nintendo e SEGA che fino a quel momento si davano battaglia. Crash divenne protagonista di un titolo platform in 3D che mirava a sfidare la fama di Super Mario, già super icona dei videogiochi.
Ascesa e declino di Crash Bandicoot: il nuovo progetto chiude dopo appena un anno
Naughty Dog riuscì a portare su PlayStation un titolo amatissimo ancora oggi da tanti videogiocatori degli anni ’90, talmente di successo da dare il via a una vera e propria serie: la software house di Gavin e Rubin partorì nel giro di 3 anni altri quattro titoli della saga, ovvero Crash Bandicoot 2: Cortex Strikes Back, Crash Bandicoot 3: Warped e lo spin-off Crash Team Racing nato sulle orme del successo di Mario Kart.
Agli inizi del nuovo millennio Naughty Dog abbandona il progetto con l’IP che resta nelle mani di Universal e da quel momento iniziano le prime problematiche: dopo un party game sviluppato da Eurocom chiamato Crash Bash, il marsupiale ha una vita molto difficile su PlayStation 2 (e altre piattaforme della stessa generazione di console) con diversi titoli che non hanno mai raggiunto gli standard qualitativi della trilogia originale fino al canto del cigno avvenuto nel 2008 con Crash: Il dominio sui mutanti, caratterizzato con un gameplay ibrido platform/beat’em up non apprezzato da molti.
Dopo quasi 10 anni di attesa nel quale si pensava che il brand fosse definitivamente morto, Crash Bandicoot è tornato nel 2017 con la trilogia originale in versione rimasterizzate al quale ha fatto seguito Crash Team Racing: Nitro-Fueled, remastered dell’originale CTR, ma soprattutto un titolo inedito nuovo di zecca su console dopo ben 12 anni, Crash Bandicoot 4: It’s About Time.
Activision sembrava ormai aver riportato in vita un franchise creduto morto, ma a quanto pare bisogna ricredersi dato che negli ultimi anni l’azienda ha inanellato due fallimenti di fila con Crash.
Il primo è il titolo mobile Crash on the Run, aperto nel 2021 e chiuso nel 2023; il secondo invece è ancor più grave dato che proprio nei giorni scorsi Toys For Bob, che nel frattempo si è separata da Activision diventando indipendente, ha annunciato la chiusura del supporto a Crash Team Rumble dopo nemmeno un anno dal suo rilascio sul mercato. Un duro colpo e anche per certi versi inaspettato dato che Activision aveva annunciato una serie di aggiornamenti e nuovi contenuti in arrivo sul titolo.
Il 4 marzo sarà l’ultimo giorno di servizio di Crash Team Rumble con i giocatori che riceveranno in regalo tutti i contenuti dei battle pass, tra cui skin, oggetti cosmetici e tutti i personaggi fino a questo momento rilasciati sul titolo. Al momento il futuro della serie di Crash è a dir poco incerto e non sappiamo se l’IP resterà in mano a Toys for Bob oppure passerà nelle mani di un’altra casa di sviluppo interna ad Activision.