Dopo l’UE ora anche gli Stati Uniti si preparano a portare in tribunale Apple a causa della sua idea asfittica di ecosistema digitale.
La società della Mela torna in tribunale ma stavolta non c’entra niente l’Unione Europea: sono i nativi Stati Uniti, in particolare il Dipartimento della Giustizia, a dichiarare che Apple gestisce un “monopolio illegale” .
Un monopolio che ovviamente si trasforma in quel sistema chiuso che chi decide di acquistare un prodotto Apple sa di trovarsi intorno (ma lo sa davvero?).
In totale ci sono, oltre al Dipartimento della Giustizia, anche sedici Stati americani e alcuni Procuratori Generali che accusano Apple di avere in pratica fatto quello che voleva con i prezzi e con la qualità di quello che offre “per estrarre più soldi da consumatori, sviluppatori, content creator, artisti, publisher, small business e negozianti”.
L’ecosistema di Apple è chiuso e spreme gli utenti
Potremmo riassumere in poche parole quelle che sono le accuse che il Dipartimento della Giustizia muove la società della Mela: monopolio. Le accuse sono per esempio di aver bloccato le altre per lo streaming che avrebbero reso quindi necessari hardware meno potenti, ridotto la qualità dei messaggi scambiati tra utenti iPhone e utenti Android, limitato l’utilizzo dei propri smartwatch con altri smartphone e viceversa l’utilizzo di smartwatch non Apple con i propri device, bloccata la creazione di wallet digitali diversi dal proprio.
I rappresentanti di Apple hanno risposto dichiarando che se venissero riconosciute vere le accuse mosse dal Divertimento di Giustizia ci sarebbe una minaccia ai principi “che distinguono i prodotti Apple in mercati altamente competitivi” e questo si tradurre nella impossibilità di creare “il tipo di tecnologia che la gente si aspetta da Apple”. E a prescindere da quanto possa o meno essere solido il caso del Dipartimento della Giustizia bastano i commenti online per capire che si tratta di qualcosa che infiamma gli animi. Anche tra gli utenti c’è infatti chi semplicemente dice che chi non vuole Apple può comprare Android e, di contro, c’è chi dice che Apple costringe gli utenti che per esempio decidono di acquistare uno smartphone a comprare poi solo e soltanto altri prodotti della Mela e non possono quindi avere più libertà di scelta.
Dalla nostra parte di oceano c’è adesso in essere il Digital Markets Act che ha avuto, tra le prime grandi conseguenze, quella di permettere ad Epic Games di creare il proprio store e portarlo sotto forma di app proprio dentro iOS e Android. Dall’altra parte dell’oceano si è scelta la strada della diatriba in tribunale per provare ad aprire un po’ di più l’ecosistema della Mela e dare, questa dovrebbe essere la stella polare, ai consumatori uno spazio di reale scelta. Perché se è vero che gli utenti possono decidere se acquistare un prodotto Apple o un prodotto Android quanti sanno che per esempio sono poi costretti ad acquistare l’Apple Watch se vogliono avere uno smartwatch da abbinare perché il resto non funziona?