I film di gente in calzamaglia non sono tramontati, il CEO di Disney ne è sicuro. La colpa è di chi dà luce verde ai progetti.
Una dichiarazione che è innanzitutto apertamente in controtendenza rispetto a quanto finora detto dagli altri rappresentanti della società del Topo.
Il CEO di Disney, richiamato in realtà dopo un periodo di pausa, Bob Iger ha infatti stupito tutti difendendo apertamente il piano a lungo termine della sua società per i supereroi Marvel e allo stesso tempo colpendo durissimo proprio la sua stessa società. Una dichiarazione che possiamo anche mettere a confronto con quelle fatte di recente da Warner Bros per i suoi videogiochi.
Le dichiarazioni dei rappresentanti di Warner Bros non riguardano l’universo cinematografico ma sono comunque interessanti per vedere come i colossi dell’intrattenimento sappiano rispondere in maniera opposta alle istanze che vengono dal pubblico.
L’occasione per parlare di quello che fanno al botteghino i film Marvel Disney è arrivata con un evento di Morgan Stanley . Bob Iger non si è nascosto dietro un filo d’erba e anzi ha preso di petto il problema che a quanto pare gli ultimi film dei supereroi in calzamaglia hanno mostrato. Un problema che però secondo il CEO di Disney non esiste. Iger ha infatti arringato la folla ribadendo che secondo lui non esiste una “stanchezza da film dei supereroi“.
L’unico vero problema è che gli ultimi film Marvel Disney non erano buoni abbastanza da convincere le persone ad andare a vederli al cinema. In passato ogni volta che qualcosa andava storto, i rappresentanti Disney se la prendevano con un pubblico che non capiva mentre stavolta è piacevole notare come il CEO della società madre si sia reso conto che non basta stampigliare il logo Marvel su una pellicola per farne un successo al botteghino. Un po’ quello che è stato deciso, sempre dentro Disney, per gli adattamenti cinematografici live action dei grandi classici. Sparito Baily come direttore Walt Disney studios, David Greenbaum che ne ha preso il posto ha da subito chiarito che quello che non funziona verrà cancellato. Dentro Disney nel suo complesso c’è quindi necessità di rimettere ordine.
Ovviamente è anche una questione economica: ogni volta si spendono milioni e se i film poi non li riportano nelle casse sotto forma di biglietti staccati si creano buchi difficili da riempire. Non è quindi una posizione coraggiosa quella espressa da Iger quanto una posizione lungimirante, dal suo punto di vista. Questo però non lo ha messo al riparo da critiche aspre riguardo invece proprio la necessità di continuare nello MCU. Molti sono gli utenti sui social e ovunque che chiedono per favore qualcosa di nuovo, possibilmente senza calzamaglia.
Forse non esiste la stanchezza da supereroe come forse non esiste la stanchezza da GAAS ma sta di fatto che guardando invece ai videogiochi altri grandi rappresentanti, quelli di Warner Bros, sembrano non avere intenzione di ascoltare la propria fanbase: la società ha infatti annunciato la volontà di moltiplicare gli sforzi per i GAAS anziché le avventure single player. Quanti altri progetti devono naufragare prima che anche dentro Warner Bros, come successo per Disney, ci si renda conto che c’è bisogno innanzitutto di qualità e non di esperienze buttate dentro blockbuster del passato sperando che il semplice nome possa bastare?
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