Meta sta sperimentando con una chat appositamente creata per gli utenti WhatsApp: una chat che non vi ignorerà più e non vi lascerà appesi.
A quanto pare Meta, che possiede non solo Facebook e Instagram e il nuovo succedaneo di quello che una volta chiamavamo Twitter ma è anche proprietaria di WhatsApp, ha deciso di tentare di dare agli utenti una nuova forma di comunicazione.
Una forma di comunicazione con qualcuno che risponde sempre, che sa sempre cosa dire, che non lascia mai appese le spunte blu e che può anzi rivelarsi utile. Si tratta di una chat che è in fase di sperimentazione con una nuova versione beta dell’app di messaggistica istantanea.
Per ora la sperimentazione è limitata ad un numero di utenti nella vastità di tutti quelli che usano WhatsApp ma se tutto andrà come deve è chiaro che, dopo questa sperimentazione, potremmo tutti avere la nostra chat segreta in cui nessuno ci ignora più.
L’app di messaggistica istantanea ha dentro la sua stessa definizione l’idea che nel momento in cui un messaggio viene inviato la risposta debba poi essere istantanea. Ma i rapporti umani non sono certo così semplici come le definizioni che aiutano a vendere i prodotti online. E quando si parla con un essere umano può capitare di non ricevere risposta per un tempo lunghissimo o di non riceverla mai. Dentro WhatsApp sta però per arrivare una chat in cui sarà sempre possibile avere una risposta, una risposta di qualunque tipo.
Si tratta della sperimentazione che Meta ha intrapreso per infilare la sua Meta AI dentro le app che possiede. La sperimentazione infatti, partita con la beta per Android 2.24.7.14 è destinata per ora solo agli utenti che hanno l’app settata in inglese, è una parte del nuovo grande piano che la società sta mettendo in campo per attirare gli utenti all’interno del suo ecosistema in cui ora, oltre ai rapporti umani, si possono instaurare anche rapporti digitali con le IA. La chat che si apre con Meta AI e né più né meno equivalente ad aprire la schermata principale di Gemini, quello che prima chiamavamo semplicemente Bard, oppure di ChatGPT. È possibile eseguire ricerche specifiche nella barra di ricerca che, vi sarete sicuramente accorti, è stata ora opportunamente modificata, resa più evidente e più somigliante a una classica barra di ricerca che non a un modo per spulciare la rubrica.
Trattandosi però di qualcosa che si trova all’interno di un’app di messaggistica che ha fatto della privacy e della crittografia uno dei propri bastioni, la domanda riguardo la segretezza e la protezione della privacy in caso di chiacchierate con l’intelligenza artificiale è lecita. Secondo quanto dichiarato da Meta, le chiacchiere rimangono confidenziali e le informazioni quindi non vengono poi condivise con chi gestisce la IA. L’informazione che però ci tranquillizza di più è il fatto che, nonostante la barra di ricerca possa essere utilizzata per evocare lo spirito del guscio, può anche essere semplicemente usata per cercare tra i messaggi, le chat e gli utenti.
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