Capcom festeggia con i numeri di Dragon’s Dogma 2 ed è ben contenta di dire che si era sbagliata. La saga sorprende ancora.
Per una volta non siamo qui a parlare di come le società rischiano il fallimento, ci siano da fare tagli al personale, sia un momento di crisi. Una recente dichiarazione rilasciata infatti da Capcom mostra la qualità del lavoro svolto con Dragon’s Dogma 2.
Un lavoro che addirittura permette al colosso giapponese di superare le previsioni che erano state fatte. Cerchiamo quindi di analizzare più da vicino proprio il fenomeno redivivo che tanti non si aspettavano avrebbe fatto parlare di sé con oltre 2 milioni di copie nello spazio di due settimane.
Mentre siamo presi a guardare per esempio i numeri (i numeri per favore!) di Stellar Blade e ci stupiamo ancora di come Helldivers 2 stia facendo bene (bene al punto che c’è chi mormora che Sony sia in trattativa con Xbox) c’è chi festeggia altri numeri stratosferici. Si tratta di Capcom che, sul proprio sito ufficiale ha pubblicato una dichiarazione in cui si legge che “in base ai recenti risultati operativi” la società ha modificato le proprie previsioni rispetto a quanto era stato annunciato a maggio dell’anno scorso per il periodo compreso entro la fine di marzo di quest’anno.
I motivi di questo errore favorevole sono da ricercare, prosegue la dichiarazione ufficiale, sia nelle performance del capitolo 6 di Street Fighter, “accolto con largo entusiasmo a livello globale“ sia proprio nell’uscita di Dragon’s Dogma 2 nel quarto quarto e che ha avuto performance positive. Sappiamo almeno alcuni numeri di queste performance positive: in due settimane appena il gioco ha venduto 2,5 milioni di copie e questi milioni di copie portano a oltre 10 milioni quelle totali di tutti i capitoli della serie.
Di certo per essere una serie che Capcom ritiene un po’ di secondo piano rispetto a nomi molto più blasonati come Resident Evil e Monster Hunter il videogioco si è comportato decisamente bene. Sempre parlando di numeri anche Street Fighter è arrivato a totalizzare un buon risultato con 3 milioni di copie vendute. Ma non c’è solo Dragon’s Dogma 2, l’underdog che a sorpresa trascina le folle.
Capcom riconosce anche come le sue serie più forti continuino a vendere bene e la dimostrazione viene da quelli che sono chiamati titoli Platinum. Una considerazione da fare a margine è anche quella che riguarda l’impatto di quelle famose microtransazioni che avevano fatto gridare allo scandalo appena il gioco era uscito. Nonostante quello che molti hanno dichiarato online, il gioco si è comportato bene: lo scandalo e il polverone per il modello di business scelto da Capcom non sembra aver intaccato il successo del gioco nè lasciato qualche sorta di ombra sulla opinione generale nei confronti della società.
Del resto, quando il polverone riguardo le microtransazioni si è assestato è risultato evidente come si trattasse realmente di qualcosa di accessorio e che poteva essere recuperato anche all’interno del gioco. Non che tutte le società che inseriscono microtransazioni nei propri titoli si comportino come Capcom, ma ogni tanto è interessante notare come questo elemento così divisivo viene declinato.
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