Bug? Svista? Qualunque cosa sia questa esclusiva Xbox sembra andare meglio su PS5. E i giocatori sono già sulle barricate: ma serve?
Dovevamo aspettarcelo ma forse tutta la polemica che sta montando intorno all’esclusiva Xbox che gira meglio su PS5 nel caso specifico potrebbe risultare inutile.
Dovevamo aspettarcelo perché la gestione dell’apertura alle altre piattaforme dei titoli ritenuti esclusive continua ad essere oggetto di polemiche, soprattutto tra quelli che si considerano fan più accaniti. E dovevamo aspettarcelo perché è decisamente una delle mosse strategiche meno facili da valutare nell’immediato.
Quello che sta accadendo con una delle prime esclusive Xbox finita su altre console è benzina sul fuoco per una parte della community. Andando a guardare però intorno a quale gioco sta montando la polemica è il caso di rimettere tutto nella giusta prospettiva.
La spiegazione che è stata data in corsa quando è venuto fuori che Pentiment per PS5 gira a 120 FPS invece dei 60 FPS per Xbox lo sdegno si è trasformato in una ondata bollente che non fa bene a nessuno. Oggettivamente, come fatto notare da altri, per l’equivalente tridimensionale e in movimento di un graphic novel 60 FPS sono più che sufficienti. Ma è il principio che non va bene per tutti quelli che invece vedono in questo dettaglio (e anche nella spiegazione data poi da Josh Sawyer) un nuovo doppio standard che premia i giocatori di quello che viene definita “console rivale”.
In effetti si fa un po’ fatica a pensare che Pentiment fermo a 60 FPS sia stato per oltre un anno un bug e che questo bug venga risolto magicamente solo adesso che il titolo esce su PS5. Il tenore dei commenti è tutt’altro che accondiscendente. C’è chi scrive a caratteri cubitali “è inaccettabile” e chi vede nuvole nere all’orizzonte: “uno studio Xbox che dà la priorità a PlayStation. Beh, si tratta di uno dei segni di quello che come consumatori dovremo aspettarci in futuro” scrive qualcun altro.
Di nuovo, per un titolo come Pentiment il numero degli FPS è totalmente secondario e in generale non c’è neanche bisogno di superare una certa frequenza per godere effettivamente dei videogiochi ma la spiegazione del bug non convince e anzi forse sta peggiorando le cose. Tutti quelli che infatti hanno da subito gridato allo scandalo quando è stato annunciato che i giochi Xbox in alcuni casi finiranno su altre console hanno trovato in questo piccolo incidente il segnale che avevano ragione a preoccuparsi. Gestire l’avventura PlayStation e Nintendo con queste premesse non sarà una passeggiata e, sopratutto, dovrà essere fatto un lavoro migliore per evitare che i giocatori si sentano, come scritto ancora sul social di Elon Musk solo dei “beta tester per PlayStation”.
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