Tutti a giocare a Fallout 4. Ma per qualcuno il successo del gioco è una congiuntura che nel passato non sarebbe stata possibile.
Se guardate le classifiche presenti su Steam vi accorgerete che in seconda posizione e in quinta posizione ci sono due capitoli di Fallout. In particolare Fallout 4 si trova lì subito sotto l’appena rilasciato No Rest For The Wicked.
In pratica, se un alieno atterrasse in questo momento dovremmo spiegargli che Fallout non è un gioco uscito adesso ma un titolo che sulle spalle ha dieci anni di vita.
Un piccolo miracolo che secondo qualcuno non sarebbe stato possibile dieci anni fa, proprio quando il quarto capitolo del gioco radioattivo Bethesda uscì la prima volta. Che cosa è cambiato nel mondo dei videogiochi? Ma soprattutto che cosa è cambiato nel modo in cui noi percepiamo i videogiochi? C’è davvero così tanta penuria di titoli piacevoli da giocare che ci dobbiamo tutti buttare su roba vecchia?
“10 anni fa non avremmo avuto un caso Fallout 4”
È tutta colpa della serie TV. Amazon Prime è riuscita a fare quello che forse tutti si aspettavano avrebbe anche fatto la serie Halo di Paramount plus ( e no non smetteremo di dire che poteva essere mille volte migliore): far esplodere la mania. Riportare sotto i riflettori i videogiochi nel cui universo la serie si muove. Rimetterli là, in cima alla classifica nonostante abbiano festeggiato più di qualche compleanno.
Sappiamo che con Halo non è successo ma sappiamo che è con Fallout sta succedendo. E il gioco 4 è adesso in seconda posizione su Steam, subito sotto il nuovo no Rest For The Wicked. Secondo Christopher Dring, direttore di Gameindustrybiz, si tratta di qualcosa che “semplicemente non sarebbe potuta accadere nel 2014“. Quello di cui Dring parla che non sarebbe potuto accadere è un gioco vecchio di quasi dieci anni che torna in auge. Questo perché probabilmente la differenza tecnologica tra un titolo uscito nel 2014 e un titolo uscito nel 2004, e che quindi avrebbe dovuto ritrovarsi in alto in classifica, sarebbe stata troppo evidente per poter essere bypassata dagli utenti.
Di contro invece un gioco del 2014, nel 2024, potrebbe non essere invecchiato così male. Ma non c’è solo l’aspetto tecnologico che aiuta a spiegare il successo di questo titolo. Proviamo a guardare il cartellino del prezzo e a fare un po’ quelli che tempo fa avremmo chiamato i conti della serva. Fallout 4 è in sconto su Steam a neanche 5 euro, il nuovo e blasonato No Rest For The Wicked è anch’esso in offerta ma con il cartellino del prezzo tagliato arriva a 36 euro circa. Come fa notare qualcuno che commenta il messaggio di Dring sul social dell’uccellino azzurro non siamo più tutti pronti a spendere €60 per ogni nuovo gioco che esce e c’è chi preferisce aspettare i saldi o giocarsi quello che c’è a saldo. Anche perchè con le nuove uscite non si sa mai…
C’è quindi l’aspetto economico da tenere in considerazione ma c’è anche un altro aspetto ancora che qualcuno nomina: la retrocompatibilità delle console. Potendo giocare con ciò che c’è adesso attaccato alla propria TV giochi usciti per le generazioni precedenti di console, allargando il discorso fuori da Steam, è chiaro che la nostalgia può avere più facilmente presa. Mantenere quindi un canale aperto con il passato è anche un modo per continuare ad avere giocatori.
Di nuovo, qualcosa che se fossimo tutti ora nel 2014 non potremmo fare con un titolo uscito a inizio Anni 2000. Da ultimo, ed è una riflessione che facciamo noi come altri che commentano, il mondo dei videogiochi non è immutabile: c’è sempre qualcuno che acquista la sua prima console, che compra il suo primo PC da gaming, che entra per la prima volta in contatto con questo mezzo espressivo: i prodotti di valore, a prescindere dal computo dei pixel, finiranno sempre in cima alla classifica.