Di certo non l’avrebbero fatto se non l’avessero saputo ma i numeri confermano che i titoli Microsoft vendono anche su PS5.
Continueremo a lungo a parlare di quella che, a seconda dei punti di vista, è una mossa strategica di mercato oppure diventa il tradimento supremo della community o ancora qualcosa di ibrido tra queste due posizioni estreme.
Sta di fatto che numeri alla mano, dentro Microsoft hanno avuto ragione a scegliere i titoli con cui provare a passare dall’essere console chiusa all’essere fornitore di intrattenimento di qualità anche per altre console. E per altre console intendiamo ovviamente PS5. I numeri del pre order di Sea of Thieves lo dimostrano.
Sui social hanno circolato a lungo, per esempio, screenshot del PlayStation Network con proprio il logo del teschio del consolidato titolo Microsoft in cima alle classifiche dei desideri, superando addirittura Dragon’s Dogma 2 e Rise of the Ronin. Dato il successo dell’operazione Sea of Thieves, come pure quella dell’operazioni Hi-Fi Rush, c’è da chiedersi adesso come e quindi con quali videogiochi continuerà il progetto di espansione e la distruzione del concetto di esclusiva.
Quando, in quel famoso evento, Phil Spencer ha raccontato che nel futuro la console Xbox sarà diversa a livello di concetto rispetto al passato, tanti si sono sconvolti perché si sceglie una console anche in base a quei giochi che io ce l’ho e tu no. Per esempio chi ha scelto Xbox lo ha fatto per Halo e per Gears, chi ha scelto PlayStation lo ha fatto per Horizon e God of War.
E la prima domanda quindi che sorge dal ventre della community è: se non esistono più le esclusive, che me la compro a fare una console Xbox? Ma partire con l’idea che Microsoft venderà tutto il proprio parco esclusive sembra un azzardo. Soprattutto perché Sarah Bond ha invece lasciato intravedere che ci sarà una prossima generazione di console e questa prossima generazione di console avrà qualcosa di straordinario.
Nessuna società pronta a mettere in soffitta la propria scatola di plastica e circuiti parlerebbe in questo modo. Che poi probabilmente forse finirà con l’essere solo sempre di più simile a un PC, questo è oggetto di altre riflessioni. Torniamo però ai giochi. Quelli scelti sono stati scelti con cura certosina e dopo aver fatto percorsi di tutto rispetto nel loro, chiamiamolo così, ambiente naturale. Hi-Fi Rush è piaciuto tantissimo perché era già piaciuto tantissimo agli utenti Xbox. Sea of Thieves ha una community che supera i 35 milioni di giocatori. Un successo che non era difficile immaginare si sarebbe replicato anche su PS5. Chi saranno i prossimi però?
C’è ancora chi dice che probabilmente anche grosse produzioni come Starfield e come il futuro Indiana Jones prima o poi finiranno su PS5. Ma l’espressione su cui dobbiamo concentrarci è proprio questo prima o poi. Se Microsoft dovesse seguire ancora la stessa strategia già vista con i quattro titoli passati multipiattaforma è chiaro che non ci sarebbero giochi con uscita contemporanea su tutte le piattaforme ma titoli che, dopo aver dimostrato il loro valore, verrebbero concessi alle altre piattaforme.
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