E se un caricabatterie potesse cuocere il tuo cellulare a seguito di un attacco malevolo? Non è il nuovo film di Tom Cruise ma un esperimento.
Il mondo della tecnologia e quello della tecnologia piegata alla cattiveria umana si sovrappongono in modi nuovi e sorprendenti. Basta un po’ di pensiero laterale e rischiamo realmente di trovarci dentro Black Mirror o, peggio, in un episodio dei Simpson di quelli La Paura Fa 90.
Un nuovo problema è stato appena potenzialmente scoperto da un team di ricercatori dell’università della Florida e si tratta di una minaccia molto più plausibile di quando qualcuno ha detto che nelle cartucce compatibili per le stampanti potevano infilarsi i virus informatici.
Secondo un esperimento esiste infatti un sistema per cuocere, o alternativamente semplicemente prendere possesso di, uno smartphone a distanza attraverso un accessorio che ormai quasi tutti possiedono in casa.
Una premessa necessaria prima di passare a vedere che cosa è successo quando questo team di scienziati della University of Florida hanno concluso la loro ricerca: si tratta di una scoperta e non della relazione su un attacco realmente portato a termine. Nessuno quindi ancora ha messo in pratica la tecnica che però può diventare letale. Tutto passa attraverso i caricabatterie wireless. La comodità fatta accessorio per telefonino. la possibilità di ricaricare lo smartphone semplicemente poggiandolo su una piastra che, attraverso un campo elettromagnetico, ricarica la batteria interna non ci sembrerà più così comoda.
Un team dell’Università della Florida infatti ha scoperto che attraverso una serie di attacchi specifici è possibile prendere possesso del caricabatterie e utilizzarlo in due modi. Da una parte si può utilizzare il suo campo elettromagnetico per accendere altri oggetti fino a farli fondere e dall’altra è possibile entrare all’interno dello smartphone per tirare un brutto scherzo all’eventuale assistente vocale presente. Tutto ruota intorno proprio al campo elettromagnetico che si genera nel momento in cui il caricabatterie comincia a funzionare per ricaricare la batteria del cellulare. La manipolazione del voltaggio può creare un segnale che poi va a modificare il campo elettromagnetico totale.
Questa interferenza è quella che si metterebbe di traverso tra caricabatterie e cellulare stesso. E se questa prospettiva potrebbe farci smettere in blocco di utilizzare i caricabatterie wireless l’aspetto peggiore è che gli stessi ricercatori sono riusciti anche a cuocere diversi oggetti rimasti semplicemente nei pressi del caricabatterie. Tra le immagini a corredo dell’esperimento pubblicato ci sono quelle raccapriccianti non tanto di un hard disk ma di un documento tenuto insieme da delle clip di metallo. Le clip risultano annerite e la carta sul punto di prendere fuoco.
Gli attacchi nei confronti degli assistenti vocali sono di contro quelli più affascinanti (anche se il team ha specificato che si tratta di quelli più complicati nei fatti da portare a termine): i ricercatori hanno spiegato che utilizzando proprio le fluttuazioni e quindi il rumore nel voltaggio è possibile far credere sia a Siri sia al Google Assistant che qualcuno sta parlando con loro. E le conseguenze sono facili da immaginare.
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