Brutte notizie per gli utenti di Prime Video, Amazon ha intenzione di apportare ulteriori cambiamenti alla propria app di streaming.
Da semplice alternativa, le piattaforme streaming di intrattenimento sono diventate una scelta quasi obbligata per chi desidera guardare contenuti nuovi con una certa continuità e soprattutto per chi è amante di serie tv e film americani e esteri. Rai e Mediaset, infatti, lavorano bene sul territorio e offrono un numero enorme di contenuti all’anno, ma si tratta di un genere che non è adatto a tutti e per via delle minori risorse è anche qualitativamente (per quanto riguarda gli aspetti tecnici) inferiore a quello offerto da Netflix e compagnia.
Chiaramente il 4k, l’HDR, il Dolby Vision e il Dolby Atmos non sono il fulcro dell’esperienza visiva, si tratta solo di aggiunte che consentono di vedere e sentire meglio il contenuto che stiamo vedendo e dunque si tratta di plus, che arricchiscono l’esperienza ma che non sono fondamentali, siamo d’accordo?
Tale premessa ci serve ad introdurre ciò che Amazon ha fatto di recente senza avvisare gli utenti e che ha fatto discutere non poco gli utenti sul web. Forse alcuni di voi già sapranno che negli USA e in UK, Prime Video adesso ha una versione con le pubblicità e una senza che costa 2.99 dollari in più (ed il corrispettivo in Sterline, in UK).
Che il colosso delle spedizioni avrebbe seguito la strada tracciata da Netflix e Disney per il piano abbonamento con pubblicità era cosa nota da tempo e che questo potrebbe presto riguardare anche il nostro Paese è altrettanto noto. Nessuno però aveva capito che lo scotto da pagare per chi non accetta la maggiorazione di prezzo non è la sola introduzione di pubblicità.
Amazon Prime Video, i prossimi mesi saranno pieni di novità non piacevoli anche in Italia?
Prime Video con pubblicità ha fatto il suo debutto negli States lo scorso 29 gennaio, mentre in Gran Bretagna il 6 febbraio. Insomma il cambiamento è recente e molti non si erano accorti che quando vedevano i contenuti c’era qualcosa di diverso. Alcuni utenti un po’ più attenti al dettaglio, però, hanno cominciato a segnalare la mancanza di Dolby Vision e Dolby Atmos nei contenuti.
Tutti erano convinti che si trattava di un problema momentaneo, di un bug che Amazon avrebbe risolto, ma di recente un portavoce della compagnia ha chiarito che l’assenza di queste tecnologie per rendere più nitida la visione e più chiaro l’ascolto è voluta. Solamente chi paga la versione “Premium” di Prime Video ha diritto a queste funzioni.
Oltre al danno della pubblicità, dunque, arriva la beffa dei contenuti di qualità peggiore. Probabilmente la scelta è stata fatta allo scopo di spingere chi ama la tecnologia ad effettuare l’upgrade (o giustificare il prezzo in più, in base al punto di vista dal quale lo si guarda), anche perché è possibile che la sola introduzione della pubblicità non sarebbe bastata a convincere gli utenti a farlo.
Per il momento in Italia non c’è nulla di tutto ciò, anzi il costo di Prime Video è decisamente basso considerando che è compreso in tutto il pacchetto di vantaggi e servizi Prime a soli 50 euro l’anno. Possibile che in un futuro prossimo Prime Video verrà commercializzato a parte anche da noi e che il suo costo diventi decisamente più impegnativo? Non resterà che attendere per scoprirlo.