Stiamo per entrare nell’epoca in cui i PC per giocare non avremo più solo team Intel o team AMD? I nuovi chip ARM Qualcomm promettono bene.
Acquistereste un computer per giocare in cui sapete che dentro c’è un chip Snapdragon? L’annuncio di Qualcomm riguardo i suoi nuovi chip ARM potrebbe effettivamente aprire la strada a un nuovo tipo di concorrenti rispetto all’architettura al momento utilizzata proprio per i pc.
C’è riuscita Apple, anche se ovviamente sappiamo che ci sono voluti un numero elevatissimo di anni. Ma l’annuncio di Qualcomm riguardo gli ARM è leggermente diverso.
La società, durante un intervento alla Game Developers Conference di questi giorni, hai infatti dichiarato con candore che già da adesso, nel momento in cui i laptop con i suoi chip saranno disponibili, i giochi Windows semplicemente funzioneranno.
Sulla carta è tutto bello. Sulla carta i chip spostano i satelliti senza surriscaldarsi. Sulla carta gira tutto sempre alla perfezione, non ci sono bug e i sistemi operativi dialogano con le componenti fisiche come se fossero tutti membri di una grande famiglia felice. Ma poi sappiamo che la realtà è lontana da quello che c’è sulla carta. Per questo motivo è giusto parlare dell’annuncio fatto da Qualcomm riguarda i suoi prossimi Snapdragon X Elite, costruiti su architettura ARM come gli Apple serie M ma è anche giusto mettere nella prospettiva corretta l’annuncio.
Perché anche se l’intervento in cui è arrivato l’annuncio da parte di Issam Khalil, ingegnere di Qualcomm, che attraverso l’emulazione i prossimi laptop con chip ARM viaggeranno a una velocità pressoché identica a quella originale è ovviamente un annuncio grosso, occorrerà poi aspettare di vedere questa estate come si comporteranno nei fatti i chip e i laptop su cui questi chip si trovano. Proseguendo nella sua spiegazione, Khalil ha elencato le tre strade che i developer hanno a disposizione: eseguire un porting ARM64 per avere ovviamente le performance migliori, creare una app ibrida in modo tale da permettere a Windows e ai driver Qualcomm di muoversi all’unisono oppure non fare assolutamente nulla perché attraverso l’emulazione x64 i chip ARM sono in grado di fare già il loro lavoro.
Anche perché, ha proseguito l’ingegnere Qualcomm nel suo intervento, il problema delle performance non è tanto nella CPU ma nella GPU e su quello Qualcomm non ha intenzione di fare nulla. Ma come dicevamo non è tutto perfetto e infatti attraverso l’emulazione non funzionano, e lo si evince dalle stesse slide presentate durante la GDC, i giochi con sistemi di anti-cheat kernel level hanno difficoltà.
Su quali giochi è stato testato il sistema Qualcomm dei chip ARM? Questo non è dato sapere: la società ha infatti solo detto di aver provato quelli migliori su Steam e da questo ha inferito che la maggior parte dei titoli per PC può funzionare anche senza intervento da parte dei developer. “Per quanto vorrei che succedesse, non penso che tutti gli sviluppatori si sveglieranno domani mattina e diranno vogliamo fare un port di tutta la nostra roba su ARM domani” queste le dichiarazioni di Mikah Knapp, product manager di Qualcomm, sottolineando quindi di come la sua società stia cercando di fornire adesso una architettura su cui i giochi girano senza che ci sia bisogno di fare doppio lavoro di aggiustamento. Poi domani chissà…
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