Meta, l’azienda di proprietà di Mark Zuckerberg, ha lanciato un preoccupante allarme: diverse aziende spiano e sottraggono dati.
Al giorno d’oggi è praticamente impossibile vivere senza internet: dalle semplici ricerche sul web alla vita attraverso le piattaforme social siamo continuamente connessi e questo comporta anche il fatto che i nostri dati e la nostra identità siano perennemente esposti; proprio per questo motivo i siti web e le maggiori aziende tech che gestiscono servizi su internet hanno come priorità assoluta quella di stringere accordi con gli utenti per il trattamento dei dati personali ancor prima di accedere ai portali su internet.
Sebbene spesso ci si lamenta di come Google, Meta, Apple, Microsoft e altre aziende riescano a monitorare i nostri dati personali e utilizzarli a proprio piacimento per proporci annunci e offerte in base alle preferenze, c’è anche da sottolineare che spesso sono proprio gli utenti ad accettare il trattamento dei dati personali e autorizzare le aziende a fare quello di cui ci si lamenta maggiormente: talvolta però ci sono diverse realtà che spiano i dati degli utenti di nascosto.
Meta, azienda fondata da Mark Zuckerberg, è tra le aziende che tratta il maggior numero di dati degli utenti sul web essendo proprietaria delle piattaforme social più utilizzate come Facebook, Instagram, WhatsApp e ultimamente anche Threads; questo spinge l’azienda a dover fare molta attenzione nel trattamento dei dati personali dato che un gran parte di questi sono abbastanza sensibili e sarebbe un grosso rischio per l’azienda non garantire il massimo della privacy agli utenti.
In relazione all’ultimo trimestre del 2023, Meta ha pubblicato il rapporto relativo alle minacce sul web da parte di aziende concorrenti e al suo interno ha riportato il nome di ben otto aziende che avrebbero messo in atto delle strategie per spiare e sottrarre i dati agli utenti; si tratta di aziende di sorveglianza a pagamento attive su diversi territori nel mondo tra cui anche l’Italia, la Spagna e gli Emirati Arabi Uniti.
Le aziende individuate da Meta sarebbero le seguenti: Cy4Gate/ELT Group, RCS Lab, IPS Intelligence, Variston IT, TrueL IT, Protect Electronic Systems, Negg Group e Mollitiam Industries; queste otto aziende, secondo quanto riportato dal report di Meta, avrebbero effettuato attività di estrazione dei dati da siti e social (scraping), tentativi di phishing spingendo gli utenti a cliccare su link malevoli e utilizzo di spyware per spiare l’attività sul web degli utenti e il furto di diverse informazioni sensibili come foto, video, posizioni e altri contenuti multimediali.
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