Lo stooping è una tendenza sempre più diffusa, a cui diventa difficile resistere per molti. Ecco di cosa si tratta e perché piace così tanto.
Seguire le tendenze non è certamente necessario, anzi a volte c’è chi vuole essere per principio anticonformista e preferisce non farlo, in modo tale da dimostrare di avere libertà di pensiero e non essere condizionati dagli altri. Resistere a volte però può essere davvero difficile, specie se non si desidera far pensare di essere “fuori dal mondo”, anzi a volte si tratta di una moda che può convincere, per questo perché non farlo?
Questo è quanto sta succedendo nell’ultimo periodo con lo stooping, soluzione che è da poco arrivata anche in Italia e che sta facendo proseliti un po’ di tutte le età. A beneficiarne sarà anche il pianeta, soprattutto in un periodo come questo in cui non è possibile prescindere in ogni ambito da un concetto importante come quello della sostenibilità.
C’è una tendenza che forse non tutti conoscono, ma che sta diventando sempre più in voga e che molti potrebbero apprezzare, pur senza sapere bene di cosa si tratti. Il riferimento è allo stooping, trend nato a New York (c’è anche un account Instagram dedicato), che sta prendendo piede anche in Europa e in Italia, che non può che essere apprezzato soprattutto da chi punta al benessere ambientale.
Il nome non è stato scelto a caso: il verbo in inglese sta a indicare l’azione di abbassarsi in avanti per raccogliere qualcosa o camminare in spazi stretti, ora però questo si è trasformato nell’azione fatta quando si arriva a recuperare mobili e oggetti abbandonati sulla strada, nei vialetti e sui marciapiedi, ottenendo così arredamento gratis.
L’idea non è casuale e rappresenta una mossa che consente di evitare di recarsi in discarica quando si ha un mobile che non si utilizza più. Si arriva così a recuperare quelle parti di arredamento abbandonati dalla gente sui marciapiedi. Per far sì che questo sia possibile è ovviamente necessario igienizzare l’oggetto, sistemarlo e riutilizzarlo nel modo in cui si preferisce, magari anche in maniera differente rispetto a quando era stato acquistato dai primi proprietari.
Essere informati sulle soluzioni di stooping disponibili non è difficile. È infatti possibile consultare diversi account Instagram dedicati dove si può capire la localizzazione dei mobili che si possono recuperare, alcuni dei quali basati anche sul passaparola, che è un sistema che si rivela sempre efficace.
In questi casi se si è individuato qualcosa di interessante la velocità non può che essere fondamentale, prima che siano altri a intervenire e a entrare in possesso di qualcosa che reputano altrettanto utile.
Il primo account sul tema è nato a New York, ma ne stanno sorgendo diverse relative ai complementi di arredo di seconda mano che è possibile trovare in Italia. Basti pensare, ad esempio, a Stooping Milano, Stooping Firenze, Stooping Torino, Stooping Brescia, Stooping Roma.
Tutto si basa sulla collaborazione tra utenti: se si nota qualcosa che sembra essere destinato a essere buttato in strada può fare una foto e inviare l’immagine alla pagina, che deciderà poi se provvedere alla pubblicazione. A quel punto chi è interessato sa dove si trova, può quindi arrivare sul posto per vederlo da vicino e diventarne proprietario. Il gestore del profilo può così in contatto chi è in possesso del mobile direttamente con chi è interessato a recuperarlo, senza che l’oggetto arrivi in strada. Agire in questo modo impedisce così che gli oggetti si riversino in strada, dove sono anche poco belli da vedere.
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