TikTok potrebbe essere cancellato da tutti gli smartphone degli USA? Una nuova legge rischia di farlo evaporare.
TikTok rischia di sparire negli Stati Uniti se non verranno eseguiti alcuni passaggi che sono solo all’apparenza di natura legale Ma che vanno a toccare, nei fatti, un business che non solo muove milioni di dollari ma che raggiunge, per esempio negli Stati Uniti, 170 milioni di persone.
Cerchiamo però di capire che cosa ha deciso il Governo americano e come si è arrivati a questa decisione. Tutto sembra scaturire dal fatto che il social appartiene ad una società cinese. Una società cinese che, queste sono le tesi americane, potrebbe subire ingerenze nella gestione di TikTok e, quindi, potrebbe essere utilizzata dalla potenza avversaria per eccellenza come una sorta di arma sul suolo americano.
Non c’è quindi nessuna volontà di proteggere eventualmente gli utenti più piccoli da ciò che c’è sui profili del social a base di video quanto una volontà di evitare possibili, ma ancora tutte da dimostrare, influenze politiche e straniere.
TikTok rischia davvero di sparire dagli Stati Uniti?
Prima del social a base di video che è diventato in pratica per una generazione quasi unica fonte di informazioni e divertimento, esisteva un’altra app: si chiamava Musical.ly e in pratica quello che faceva era stuzzicare gli utenti, anche in questo caso giovani e giovanissimi soprattutto, a fare remix di canzoni e a cantare seguendo le loro star preferite in una sorta di gigantesco karaoke quasi in tempo reale.
ByteDance, società cinese, ha poi acquistato Musical.ly e lo ha trasformato in TikTok. C’è ancora chi sul social canta e balla appresso ai successi del momento ma c’è anche chi ne ha fatto uno strumento di marketing potentissimo e un modo per raggiungere milioni di utenti e potenziali clienti. Adesso questo social è messo in discussione dal Governo americano che, questo arriva per esempio dalle dichiarazioni di una senatrice democratica, teme che governi stranieri (la Cina) possano fare spionaggio e operazioni malevole nei confronti dei cittadini americani anche attraverso l’utilizzo delle società che controllano servizi disponibili nel Paese.
Motivo per cui nello stesso disegno di legge che ha approvato gli aiuti all’Ucraina è stato inserito questo aut aut: ByteDance deve fare quello che in gergo si chiama divestiment di TikTok se vuole continuare ad operare sul suolo americano. Nei fatti quello che gli è stato chiesto è di vendere il social, che quindi non sarebbe più a portata di mano del governo cinese.
La diatriba va avanti da diverso tempo ma i più alti rappresentanti di TikTok, compreso il CEO, non sembrano avere intenzione di sottostare alle richieste americane. Proprio il CEO di ByteDance ha affidato a un video la sua risposta alla legge passata al Senato, dichiarando di essere convinto che la società abbia la Costituzione americana dalla propria parte. Probabilmente ci vorrà del tempo, parecchio tempo, anche solo per capire quale sarà il prossimo passo sia dell’amministrazione Biden sia di TikTok e dei suoi rappresentanti, che hanno l’intenzione di portare l’amministrazione americana in tribunale per far valere i propri diritti.