Il futuro di Fallout, il mondo di Watch Dogs e lo spirito di GTA: questo gioco forse sembra un frullato ma non uno con le foglie di cavolo.
Tante volte quando si prova a descrivere un videogioco facendo paragoni con altri titoli si finisce con il dare l’impressione che il titolo sia solo un patchwork di cose messe insieme alla ben’ e meglio.
Ma non si può di certo neanche negare che ogni gioco nuovo che arriva ha dentro di sé un po’ del DNA di altri titoli. Senza tirare in ballo la questione tra mostriciattoli da taschino e mostriciattoli arrabbiati, l’espirazione può arrivare da tante fonti diverse.
Per questo videogioco, che ha un suo canale Discord se volete andare dietro le quinte, l’ispirazione è una somma di elementi diversi che però funzionano molto bene. Probabilmente perché c’è comunque una storia a tenere tutto insieme.
Nel futuro di Fallout correndo sui tetti
Il mondo immaginato nel futuro da Vasya è un futuro che viene definito non troppo lontano dal presente e si tratta di un futuro in cui la cultura russa e asiatica si sono fuse ancora di più. Ma il futuro è anche quello di città in cui tutto è sottoposto alla strettissima sorveglianza delle telecamere a circuito chiuso e delle forze dell’ordine. In questo ambiente si muove il protagonista di Vasya Run: Ghetto Gopnik, che ha lo stesso nome del team di sviluppo: Vasya.
Il suo lavoro è quello di muoversi sotto i radar in qualità di corriere. Ovviamente, spostandosi tra i tetti e sotto il naso delle telecamere, il protagonista fa largo uso del parkour per raggiungere il più rapidamente possibile la propria destinazione. L’aspetto estetico non è quello sabbioso di Fallout ma ricorda invece molto più da vicino proprio Watch Dogs, con città scure illuminate solo dai neon e dai laser di puntamento dei fucili. Il terzo elemento è quello forse più distintivo: Vasya, nel corso delle sue scorribande notturne tra una consegna e una bomboletta spray, si trova a cercare di sventare un’invasione aliena nascosta proprio sotto le divise delle forze di polizia.
Ma le tematiche, promette il team di sviluppo, sono molto più profonde del semplice rapporto con le autorità: “il gioco esplora i territori della libertà creativa, della lotta contro l’oppressione sistemica, l’ingiustizia sociale e sottintende l’importanza del potersi esprimere e del valore dell’individuo nel mondo contemporaneo “. Una dichiarazione di intenti che suona come un manifesto artistico e in effetti il lavoro su Vasya viene da un team di artisti che si è riunito a seguito di un progetto performativo denominato Vasyabegi.
Che ci sia una indiscutibile qualità in quel poco che al momento si vede del progetto è evidente. Il gioco non ha ancora una data di rilascio ma può essere comunque aggiunto alla lista dei desideri di Steam. E oltre ad essere un progetto ambizioso dal punto di vista delle tematiche lo è anche per quello che riguarda l’inclusività. Il gioco infatti verrà fornito di interfaccia, doppiaggio e sottotitoli in 7 lingue compreso l’italiano, lo spagnolo e il portoghese.