Dentro WhatsApp Meta sta sperimentando con l’intelligenza artificiale in vari modi: tra chat e immagini ecco cosa potrebbe arrivare a breve.
Meta sembra realmente intenzionata ad infilare quanta più intelligenza artificiale possibile anche dentro WhatsApp. L’anno scorso è stata aperta una divisione apposita per le IA generative e sembra essere in arrivo un tool che lavorerà dentro le chat.
L’app di messaggistica istantanea è già al centro di alcune sperimentazioni, come per esempio la generazione di immagini usando quella che sul sito ufficiale delle FAQ di WhatsApp è definita Meta AI.
Una funzione questa che non è ancora disponibile per tutti e che adesso dovrebbe essere accompagnata da un’altra funzione in fase di sperimentazione: un tool per modificare al volo le immagini prima di condividerle.
A scoprire questa funzione un leaker, AssembleDebug, che ha condiviso quello che ha scoperto anche sui social. Le schermate, che vengono a quanto pare da uno smartphone rootato, mostrano la ormai facilmente riconoscibile icona delle stelline che impareremo tutti a identificare come l’intelligenza artificiale generativa. Nella stessa schermata si nota anche quello che è il menu nascosto sotto la stellina. Ci sono tre voci: backdrop, restyle, expand.
Non si tratta certo di etichette tra le più nuove mai viste ed è quindi anche abbastanza facile immaginare che cosa potrebbero fare. Il leaker ha sottolineato che le ha trovate dentro l’ultima beta ma che toccando le voci del menu non succede nulla. Segno che forse per ora si tratta di una sperimentazione nella organizzazione dei menu più che delle funzioni vere e proprie. Meta è al lavoro su questo genere di servizi da un po’ e per esempio negli Stati Uniti dentro Instagram e dentro Facebook due di queste tre funzioni sono già state attivate.
Nello specifico backdrop e restyle, anche se non è difficile immaginare che cosa expand possa fare. Se vi è mai capitato infatti di giocare con una intelligenza artificiale generativa per il ritocco delle immagini, per esempio Firefly di Adobe, avrete già avuto modo di vedere come la IA riesce ad individuare lo sfondo e a rimuoverlo creando un cut out intorno al soggetto dell’immagine, restyle serve per modificare l’aspetto di alcuni elementi delle foto ed expand (e di nuovo facciamo riferimento a quello che succede nelle altre intelligenze artificiali generative), serve per espandere le immagini se per esempio vengono ruotate.
L’idea di infilare una intelligenza artificiale dentro le proprie app serve evidentemente a mantenere proprio gli utenti dentro le app il più a lungo possibile e non è quindi qualcosa di nuovo o sconvolgente. L’app di messaggistica istantanea del telefonino verde è rivale di altri sistemi di comunicazione simile ed è quindi normale che si muova su un binario simile. Uno dei possibili competitor, l’app Messaggi di Google sta per esempio lavorando per fornire proprio agli utenti un servizio di generazione di immagini da utilizzare per comunicare.
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